“Siamo sconcertati dalla vicenda emersa ad Agrigento che lede inevitabilmente i carabinieri, esponendo a processo tre ufficiali dell’Arma per rivelazione di segreto di ufficio” – interviene Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato che dal 1993 tutela il personale dei Carabinieri, commentando la fuga di notizie sul caso del lungotenente Gianfranco Antonuccio, in servizio alla Compagnia di
Licata e arrestato con l’accusa di avere chiesto tangenti in cambio di favori e coperture .
“I militari non godono di corsie preferenziali nell’esercizio della legge e se indagati non possono in alcun modo sottrarsi ai controlli: la condotta degli ufficiali coinvolti e del comandante Stingo avrebbe, secondo la Procura, hanno rischiato di fare saltare l’esito di un’operazione dei Ros, minando l’istituzione che gli indagati rappresentano. L’associazione Unarma” – prosegue la nota – “è profondamente addolorata per quanto accaduto e, conoscendo la professionalità che contraddistingue la Procura di Agrigento, auspica che si faccia chiarezza nel più breve tempo possibile”.
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