Al centro della questione le due ex “Brancati” di via della Dalia e dello Stradale San Teodoro, della ex “Capponi-Recupero” di via Villa Glori, della ex “Livio Tempesta” di via Toledo e della ex “Padre Santo di Guardo” di via Belvedere.
Complessi chiusi per vari motivi e che oggi sono edifici fantasma usati, in molti casi, come depositi per la spazzatura. Impianti dotati di strutture sportive, bagni, palestre, aule e ogni genere di materiale che si ritrovano con le pareti sfondate, i corridoi pieni di vecchi mobili, i cortili trasformati in pattumiere e le aule ridotte a bivacchi.
La denuncia arriva dalla Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, che chiede all’amministrazione comunale che si attivi un processo virtuoso che sottragga moltissimi ex istituti didattici alla microcriminalità ed al declino.
“Se, come me, si crede fortemente nella cultura come motore di sviluppo economico, ma soprattutto di cittadinanza, bisogna cominciare a recuperare questi simboli di vergogna e tramutarli in segnali di riscatto e di valorizzazione per interi quartieri. Accedere i riflettori su questi plessi catanesi vuol dire cominciare a metterli al centro di un progetto che li renda perfettamente funzionali e al servizio della collettività” conclude.
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