Cronaca

Elezioni Ordine dei giornalisti: deserta la prima convocazione

Si sono aperte oggi le assemblee elettorali e contemporaneamente si sono insediati a Palermo, Catania e Messina, i seggi per le elezioni del Consiglio regionale e di due componenti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

In prima convocazione non è stato raggiunto l’elevatissimo quorum previsto dalla legge per la validità della seduta (avrebbero dovuto votare metà degli aventi diritto al voto) e le elezioni sono state rinviate a domenica 1 ottobre, dalle 9,30 alle 17,30, quando il voto sarà valido quale che sia il numero dei partecipanti. A Palermo oggi non ha votato nessuno, a Catania un pubblicista, a Messina un professionista e un pubblicista.  Si torna dunque alle urne domenica prossima. Hanno diritto a scegliere i loro rappresentanti all’Ordine e nel Collegio dei revisori dei conti 1046 professionisti (708 uomini e 338 donne) e 3808 pubblicisti (2399 uomini e 1409 donne).

Nel capoluogo siciliano si voterà nella sede di via Gian Lorenzo Bernini 52-54, dove potranno presentarsi gli elettori residenti nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani. Nel seggio del capoluogo etneo, istituito all’Hotel Excelsior, piazza Giovanni Verga 39, potrà votare chi risiede nelle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Ragusa e Siracusa. Nel seggio messinese, che ha sede all’Hotel Europa, Ss 114 Km 5,470, possono votare gli elettori della provincia di Messina. L’iscritto che dovesse trovarsi lontano dal proprio seggio per motivate e documentate ragioni potrà esercitare il proprio diritto di voto presso un altro seggio.

I giornalisti professionisti eleggeranno un consigliere nazionale, sei consiglieri regionali e due revisori dei conti. I giornalisti pubblicisti eleggeranno tre consiglieri regionali e un revisore dei conti e, compatibilmente con le previsioni di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017 n. 67, che tengono conto delle regole sulla rappresentanza delle minoranze linguistiche, un consigliere nazionale.

Può votare solo chi è in regola con le quote annuali di iscrizione all’Ordine: le quote arretrate si possono pagare anche ai seggi e in ogni caso – per poter votare all’eventuale ballottaggio di domenica 8 – entro e non oltre l’1 ottobre. Possono essere eletti sia al Consiglio regionale che al Consiglio nazionale, senza bisogno di presentare una formale candidatura, gli iscritti che hanno già compiuto cinque anni di iscrizione all’albo.

Redazione

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