Palermo

Eduardo Risso e Ambu alla 5ˆ edizione di Palermo Comic Convention

Eduardo Risso. Tutto è pronto per la quinta edizione di Palermo Comic Convention, salone internazionale di fumetto, games, cinema & new media che si terrà dal 6 all’8 settembre prossimi, negli spazi della Fiera del Mediterraneo, in via Anwar Sadat.

Di seguito le note bio di Eduardo Risso, il maestro argentino star internazionale di quest’anno, e di Fabiano Ambu, l’artista sardo autore del manifesto 2019 del Pcc.

Eduardo Risso, detentore di quattro premi Eisner, gli Oscar del fumetto

Eduardo Risso (1961) è un fumettista argentino celebre negli Usa soprattutto per le sue opere in sinergia con lo sceneggiatore statunitense Brian Azzarello («100 Bullets») e in Argentina e in Europa per i lavori insieme a Ricardo Barreiro e Carlos Trillo («VampireBoy»).

Nato a Leones (Córdoba), Risso ha cominciato a disegnare professionalmente nel 1981, collaborando con il quotidiano «La Nación». Nel 1986 ha lavorato con la Eura Editoriale di Roma (l’attuale Aurea) e nel 1987 ha disegnato «Parque Chas», scritto da Ricardo Barreiro. La serie è stata pubblicata dalla Fierro, colonna del fumetto argentino, dalla Totem spagnola, dalla Comic Art italiana e, a seguire, in Francia, Germania, Danimarca, Belgio, Paesi Bassi e Usa. Nel 1988 ha disegnato «Cain», scritto sempre da Barreiro. Poco dopo, ha dato alle stampre «Fulù», scritto da Carlos Trillo, insieme al quale ha prodotto anche «An American Tale», «Borderline» e «Chicanos».

Con Azzarello, oltre che «100 Bullets», Risso ha disegnato una run di Batman, imponendosi all’attenzione per un tratto perfettamente adeguato alle atmosfere dark immaginate dallo sceneggiatore. Di fatto, il maestro argentino è oggi noto nel mondo soprattutto per la sua versione/visone del Cavaliere oscuro (per inciso, Risso è legato a Frank Miller da profonda amicizia e ha prodotto delle variant cover per «Dark Knight III: Master Race» apprezzatissime dai fan). In Italia, il corposo volume sul supereroe di Gotham è pubblicato dalla RW Lion.

Per ben quattro volte Risso ha poi vinto l’Eisner Prize (l’Oscar del fumetto) per «100 Bullets»: nel 2001 come miglior storia a puntate (ovviamente insieme a Brian Azzarello), nel 2002 e nel 2004 come miglior storia regolare (sempre con Azzarello) e ancora nel 2002 come miglior artista.

Fabiano Ambu

Fabiano Ambu (1972), cagliaritano, architetto d’interni e scenografo, ha lavorato per alcuni anni in teatro e successivamente come visualizer per alcune agenzie pubblicitarie. Nel 2006 ha iniziato la sua esperienza fumettistica disegnando «L’insonne» di Giuseppe di Bernardo. Dopo aver pubblicato per Star Comics e Becco Giallo, nel 2009 è entrato nello staff di «Dampyr» per la Sergio Bonelli Editore. Nel 2014 ha creato graficamente Josif, mascotte della manifestazione Cartoomics di Milano, poi divenuto un fumetto pubblicato da RW Lineachiara. È anche autore completo della graphic novel «Pop: Storia di un marinaio», evoluzione drammatica del fumetto Popeye.

Nel 2016 Fabiano Ambu ha fondato la It Comics, etichetta indipendente, pubblicando numerosi titoli e partecipando come nuova realtà editoriale al festival della Bande Dessinée di Angoulême in Francia (Paese nel quale le sue opere sono tradotte).

It Comics si ispira alla filosofia della casa editrice americana Image, ovvero pubblicare i propri personaggi senza i vincoli imposti dagli editori e mantenendone a sceneggiatori e artisti diritti e controllo. Ogni autore o team creativo è quindi direttamente responsabile del proprio progetto e proprietario dei personaggi e delle opere sviluppate.

Ambu lavora oggi a Milano nel suo studio It Space, spazio di produzione e formazione professionale rivolto sì al fumetto, ma anche all’illustrazione, nonché a ogni possibile declinazione della comunicazione per immagini.

«Pop: Storia di un marinaio»

Il 29 ottobre del 1929 crollò la Borsa di Wall Street e un’epocale crisi economico finanziaria sconvolse il mondo. Proprio in quell’anno, esattamente il 17 gennaio, dalla matita di Elzie Crisler Segar era nato Popeye, in italia ribattezzato Braccio di Ferro. Inizialmente personaggio secondario nelle striscia a fumetti «Thimble Theatre», Popeye divenne in breve il rappresentante delle capacità reattive di una nazione in grande crisi. Protagonista, oltre che di fumetti, di cartoni animati, di pubblicità e, addirittura, di un film con Robin Williams (1980), il suo successo a poco a poco comincia a scemare fino alla scomparsa.

Che cosa è successo a Popeye? Nel 2013 Fabiano Ambu ha risposto a tale domanda, presentando in Italia il primo atto di «Pop: Storia di un marinaio».

Trama

Pop, così si fa chiamare ora, vive su una barca ormeggiata a un molo del porto di Venezia, facendo l’artista di strada: gli anni del successo, sui fumetti come nei cartoni animati, sono ormai un ricordo, rappresentato dai poster e dalle immagini che ricoprono le pareti delle stanze della barca.

In tale universo narrativo, troviamo tutti i personaggi legati al Popeye di Segar: il suo sempiterno rivale Bluto e l’ingordo amico Poldo. Entrambi, come Pop, invecchiati e radicalmente mutati, dentro e fuori. La realtà gli ha cambiati e non è così scontato sapere chi stia ancora dalla parte dei “buoni” e chi dei “cattivi”. Viviamo un secolo pieno di dubbi e incertezze. Osserviamo dal ciglio del burrone il terreno che si sgretola sotto i nostri piedi. Stiamo a osservare impotenti la nostra estinzione. Viviamo un’era dove gli eroi non esistono … A parte uno …

Al Pcc 2019, Ambu presenterà in anteprima la sua ultima fatica, «It from Space», la cui figura campeggia nel manifesto della convention (il numero zero in vendita è in tiratura esclusiva e limitata di sole 50 copie).

«It from Space»

La nuova avventura a fumetti vede Fabiano Ambu di nuovo in veste di autore completo di testi e disegni. It è il protagonista di un’avventura che si sviluppa nel presente e che ha chiari riferimenti alla cultura pop di genere weird/sci-fi. Il titolo richiama un celebre film del 1953 «It Came from Outer Space». Il nuovo fumetto, oltre alle citazioni dal «Superman» di Richard Donner o dalla serie «Stranger Things», affronta temi e dinamiche dell’attualità.

Catapultato sulla Terra, It cresce in una famiglia nomade e, suo malgrado, si ritrova a dover affrontare una invasione aliena. È un alieno che vive sulla sua pelle la discriminazione non per il suo essere appunto alieno, ma per l’etnia dei suoi genitori adottivi. Il primo episodio accenna alle origini del personaggio e al suo ruolo in un pianeta che sta vivendo il periodo più problematico della sua Storia. Tra crisi economiche, culturali e sociali, It diverrà il primo eroe extracomunitario della Terra.

Redazione

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