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Difficoltà di erezione: un ragazzo scrive e la psicologa risponde

La sessualità, soprattutto tra i giovani, è condizionata da molte insicurezze: ad una esplosione di pulsioni sessuali legate ai cambiamenti fisiologici della pubertà, non corrisponde infatti un’adeguata conoscenza su questo tema che dovrebbe partire, in primo luogo, dalle agenzie educative e sanitarie.

I principali punti di riferimento come la famiglia, gli insegnanti ed i medici spesso non sono infatti adeguatamente preparati o disposti a fornire le conoscenze necessarie che favorirebbero nei giovani un’adeguata consapevolezza in tema di sessualità e quindi una maggiore serenità nel vivere questo aspetto della loro vita.

Sono numerose le e-mail che ho ricevuto da ragazzi e ragazze, preoccupati su come affrontare alcune situazioni collegate alla loro vita sessuale; di seguito ne riporto una in cui, nel rispetto della privacy del mittente, alcune informazioni sono state modificate:

“Salve dottoressa, sono un ragazzo di 16 anni e sto… –> Continua –>

“Salve dottoressa, sono un ragazzo di 16 anni e sto con una ragazza più grande di me di 3 anni che ha già molta esperienza in ambito sessuale. Io sono ancora vergine e vorrei avere il mio primo rapporto con lei. Il problema è che quando sono con lei e voglio avere un rapporto, la mia erezione è molto scarsa, mentre quando mi masturbo la mia erezione è più che soddisfacente quindi posso escludere certamente problemi di tipo fisiologico.
Non essendo di certo un super dotato, sento di poter deludere la mia ragazza e quindi, nel momento dell’atto sessuale, mi sento come se fossi su un banco di prova. Le chiedo consigli al riguardo perché non so veramente come sciogliere questo blocco mentale.”

Gentile ragazzo, la difficoltà che mi espone è… –> Continua –>

Gentile ragazzo,
la difficoltà che mi espone è molto comune tra i giovani della sua età. Le emozioni in generale – nel tuo caso specifico l’ansia – sono determinate dal modo in cui ciascuno di noi interpreta una certa situazione e quindi dai pensieri che si attivano in quello specifico contesto. L’emozione di ansia che tu provi quando vivi una situazione sessuale con la tua ragazza è quindi determinata dai pensieri e dalle convinzioni che tu, inconsapevolmente, produci in quella situazione sessuale di coppia e non, per esempio, durante la masturbazione.
Tra le parole che mi scrivi nella mail, nello specifico colgo i seguenti pensieri e convinzioni:
– convinzioni che hai di te stesso: “non essendo di certo un super dotato…”;
– convinzioni che hai della tua ragazza: “è più grande di me di due anni con molta esperienza in ambito sessuale”;
– aspettative di insuccesso: “sento di poter deludere la mia ragazza”.

Tutti questi pensieri che ho scritto in corsivo rientrano tra quei pensieri che favoriscono la tua emozione di ansia.

Le mie considerazioni… –> Continua –>

Per quanto un consulto via e-mail mi consente di fare, ti espongo le mie considerazioni:
1) Il “super dotato” non esiste ma esistono persone che dopo una lunga esperienza in campo sessuale, divengono esperte. Questo accade in ogni area della vita in quanto nessuno nasce già con le conoscenze innate ma le acquisisce nel corso delle proprie esperienze e ciò gli consente di divenire sempre più pratico e quindi sicuro di se stesso. Tu hai 16 anni e, in quanto giovane adolescente, non puoi essere un esperto ma un ragazzo che si sta addentrando nel campo della sessualità a due che è una cosa ben più complessa della pratica masturbatoria che avviene in assenza di relazione.

2) Il fatto che la tua ragazza sia più grande di te e che sia più esperta non significa affatto che rimarrà delusa da te. Se avesse desiderato un partner sessualmente più esperto avrebbe scelto di stare insieme ad un’altra persona. Il fatto che desideri vivere la sua sessualità con te, vuol dire che trova appagante la vostra relazione e vuole condividere insieme a te la propria sessualità, anche se questo significa percorrerla gradualmente.

3) Tu affermi di sentirti come se fossi “su un banco di prova”. Considerare il rapporto sessuale una “prestazione” significa intenderlo come una gara in cui l’attenzione viene posta più sulla meta da raggiungere che sul percorso da svolgere. È invece molto più utile considerarlo un “gioco sessuale” piuttosto che una prova di esame; cerca di non concentrarti su quello che accadrà – ovvero sulla necessità che il pene diventi o rimanga eretto – ma poni la tua attenzione su ogni momento del gioco sessuale, vivendolo attimo per attimo nella relazione con la tua donna (attraverso il seguente link accederai a tutti i miei articoli di psicologia; per esempio quello sulle “sane fantasie erotiche”, potrebbe esserti di aiuto http://www.sicilianews24.it/author/valentina-visani).

In conclusione: nonostante la tua ragazza abbia… –> Continua –>

In conclusione: nonostante la tua ragazza abbia avuto altre precedenti storie, la vostra relazione è unica perché tu potrai darle sensazioni diverse da quelle già da lei sperimentate; prova quindi ad instaurare una buona comunicazione con lei: confidale i tuoi desideri sessuali e chiedile quale sono i suoi; inizia a considerare la vostra relazione non più una gara a chi è più esperto ma un gioco da costruire insieme a lei e quindi nuovo per entrambi, in cui vince l’ascolto reciproco e la complicità.
Comincia un nuovo dialogo con te stesso, caratterizzato non da pensieri negativi e catastrofici o riguardanti la giusta “prestazione” da compiere, ma lasciati trasportare da pensieri più realistici e positivi facendo tesoro di quanto ti ho scritto e, soprattutto, goditi il “gioco sessuale” vivendolo attimo per attimo e vedrai che, gradualmente, diverrai più pratico, meno ansioso e sicuro di te stesso.

Dott.ssa Valentina Visani
Psicologa – Specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

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Valentina Visani

Psicologa specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale

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