Corruzione, sospeso il vice governatore della Sicilia Sammartino: “Certo della mia estraneità”

Operazione antimafia e anticorruzione “Pandora”. I carabinieri hanno eseguito, nelle province di Catania e Palermo, un’ordinanza di misura cautelare – emessa dal GIP del Tribunale etneo – nei confronti di 11 tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori: sono accusati a vario titolo di “scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti”.

Avviso di garanzia per l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino

Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino della Lega, che è indagato per corruzione.

L’avviso di garanzia è stato notificato all’alba. I carabinieri hanno bussato alla porta della sua abitazione a Catania intorno alle 6. Sammartino era rientrato ieri dal Vinitaly dove ha gestito la partecipazione della Sicilia alla Fiera di Verona.

Appresa la notizia il governatore della Sicilia, Renato Schifani, si è messo subito al lavoro. Dalla Presidenza della Regione siciliana filtra che Schifani assumerà a interim le deleghe di Sammartino.

“Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l’incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 fa, che con stupore leggo mi vengono contestati”. Lo dice Luca Sammartino, indagato per corruzione.

“Resto fiducioso”

Sammartino aggiunge “Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale”.

Sammartino è l’azionista di riferimento della Lega di Salvini in Sicilia. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania condotte tra il 2018 e il 2021 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea.

Gip di catania: “Sammartino personalità incline a commettere azioni delittuose”

“Senz’altro allarmante e indicativo di una personalità incline a commettere azioni delittuose è il comportamento dell’indagato, diretto alla ricerca di informazioni sull’esistenza di indagini a suo carico, anche istigando altri a commettere reati pur di fornirgliele”. Lo scrive il gip di Catania, Carla Aurora Valenti, sul vicepresidente della Regione Luca Sammartino.

Il giudice sottolinea, inoltre, “la gravità dei delitti di corruzione propria commessi, la capacità del Sammartino di incidere pesantemente nelle scelte dell’amministrazione comunale di Tremestieri Etneo (basti pensare, in via esemplificativa, alle imposizioni di voto ai consiglieri comunali Smecca Ferdinando e Torre Giancarlo), la sua condivisione del progetto che avrebbe alterato le regole di un’onesta competizione elettorale, progetto alla cui realizzazione ha collaborato attivamente, traendone anche benefici personali, l’intervento con i funzionari regionali fondamentale per l’illecito risultato avuto di mira”.

Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”

“I fatti di cronaca che riguardano il vice presidente della Regione Siciliana Sammartino, se confermati, sono gravi e impongono alla politica una riflessione seria e concreta. Considerando che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva, è assolutamente necessario che i partiti applichino a monte degli anticorpi, così come fa da sempre il Movimento 5 Stelle. Occorre mettere in guardia i cittadini sul fatto che talvolta risultati eclatanti nelle tornate elettorali possono essere frutto di corruttela o situazioni che la magistratura persegue e a cui va il nostro plauso. Il Movimento 5 Stelle elegge Scarpinato e De Rao e candida Giuseppe Antoci, uomini che hanno fatto e fanno della legalità il motivo fondante della propria attività”. Lo dichiara il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola.

 

(ansa)