Top News

Coronavirus, swap con titoli di Stato tra le proposte per la ripartenza

ROMA (ITALPRESS) – Sfruttare le perdite che ogni risparmiatore ha subito dall’emergenza Covid-19 per una sorta di gigantesco swap con titoli di Stato a lunga scadenza. E’ uno degli scenari prospettati da Paolo Puri, professore di Diritto tributario all’Universita’ del Sannio, in un articolo su Milano Finanza che si inserisce nel dibattito di questi giorni sugli strumenti di finanza pubblica da utilizzare per far fronte alle conseguenze economiche della crisi sanitaria.
“Ipotizziamo che ciascun risparmiatore abbia accumulato nell’ultimo periodo perdite comprese fra il 20% ed il 30% sul proprio patrimonio di titoli mobiliari – spiega Puri -. Lo Stato potrebbe chiedere alle banche di acquistare quei titoli al valore ante crisi, sostituendoli con titoli del debito pubblico a lunga scadenza a tassi bassi e fissi. I risparmiatori recupererebbero immediatamente la perdita che compenserebbe, unitamente all’esenzione da imposte, il rendimento e la lunga durata del nuovo titolo. Le banche riceverebbero a loro volta la garanzia dello Stato di riacquisto di quei titoli al valore di acquisto per le stesse banche qualora (ipotesi comunque improbabile e marginale) in un arco di 5 anni gli stessi titoli non abbiano recuperato l’originaria minusvalenza”.
Secondo il docente di Diritto tributario “lo spettro del prestito forzoso e’ l’alternativa o minaccia che dir si voglia, a una scelta di sacrificio volontario. Qualcosa che e’ sempre meglio di una patrimoniale, pur non differendo molto da essa e che somiglia molto alla proposta formulata nel 2018 dal capo economista della Bundesbank, Karsten Wendorff”. Puri parla di uno scenario non auspicabile ma “neppure giuridicamente impossibile. L’operazione potrebbe infatti trovare un ombrello costituzionale nel principio di capacita’ contributiva ipotizzando una sottoscrizione in percentuale del patrimonio immobiliare e mobiliare (titoli e disponibilita’ liquide) possedute da ciascuno (compresi trust e societa’ di comodo) con l’aggiunta del consueto apparato di presunzioni cosi’ come previste, ad esempio, dall’imposta sulle successioni e donazioni per denaro, gioielli e mobilia. L’obbligo di sottoscrizione potrebbe essere progressivo in ragione dell’entita’ del patrimonio, garantendo comunque che non assuma connotati espropriativi”.
“Non e’ l’unica soluzione, probabilmente non e’ neppure la prima, ma occorrera’ cominciare a pensarci se dovesse essere l’ultima”, conclude Puri.
(ITALPRESS).
sat/red
15-Apr-20 16:04

Redazione

Recent Posts

IMU, ecco la trappola dello Stato: non la paghi più, ad una sola condizione | Era più conveniente prima

Da adesso in poi paghi l’IMU anche sulla prima casa. Sono cambiate le regole per…

7 ore ago

Dichiarazione dei Redditi, ora ti scali anche le vacanze estive: bonifico di 1200€ | Solo per questi lavori

Così ti scali le vacanze con il modello 730: il sogno di tutti è diventato…

9 ore ago

“Questo mese tarderemo nel bonifico” | Anziani e lavoratori nel panico: Meloni è stata chiarissima

Più chiara di così non si poteva: a maggio ci saranno dei ritardi nei pagamenti.…

12 ore ago

Tiziano Ferro “Imparate a mettervi nei panni di chi è diverso da voi”

MILANO (ITALPRESS) – “La salute mentale è un argomento complesso che non si può risolvere…

13 ore ago

Levante, il 23 maggio esce “Manuale Distruzione – Dieci anni dopo”

MILANO (ITALPRESS) – Sarà disponibile a partire da giovedì 23 maggio “Manuale Distruzione – Dieci…

13 ore ago

Decreto Agricoltura, Meloni “Difendiamo settori strategici”

ROMA (ITALPRESS) – “Importanti iniziative in Consiglio dei Ministri con l’approvazione del decreto Agricoltura. Stop…

13 ore ago