Codice della strada, addio al disco orario: da oggi basta inserire questo bigliettino | Fa tutto in automatico

Disco orario
Disco orario – fonte Instagram – sicilianews24.it

Questa novità potrebbe rivoluzionare molti aspetti riguardanti il parcheggio.

Il disco orario è uno strumento utilizzato per regolare la sosta gratuita in determinate aree di parcheggio. Si tratta di un cartoncino con una rotella mobile che consente di indicare l’orario di arrivo. Il suo utilizzo è obbligatorio nelle zone segnalate da appositi cartelli, dove la sosta è consentita solo per un tempo limitato.

Per utilizzarlo correttamente, bisogna impostare l’orario esatto in cui si parcheggia l’auto, arrotondato al quarto d’ora successivo (es. se si arriva alle 10:07, si imposta alle 10:15). Il disco va poi esposto in modo ben visibile sul cruscotto, dietro il parabrezza.

La durata della sosta consentita varia da zona a zona e viene indicata sul segnale stradale (es. 30 minuti, 1 ora, 2 ore). Trascorso il tempo massimo, è vietato restare nello stesso posto o modificare l’orario sul disco senza spostare effettivamente il veicolo.

Il mancato uso del disco, l’impostazione scorretta dell’orario o il superamento del tempo previsto può comportare una sanzione amministrativa. Per questo è importante rispettare le regole, che permettono una rotazione equilibrata dei parcheggi, soprattutto in aree commerciali o ad alta affluenza.

Caos parcheggi nelle grandi città

Trovare parcheggio è diventato un incubo quotidiano per chi vive nelle grandi città italiane come Milano, Napoli o Roma. Il traffico è in continuo aumento e i posti auto disponibili sono sempre meno, spingendo molti residenti a ricorrere a soluzioni discutibili. Chi può, si rifugia nei garage a pagamento, dove le tariffe variano dai 3 ai 5 euro l’ora. Chi non può permetterselo, invece, finisce per lasciare l’auto in doppia fila, sulle strisce o addirittura nei posti riservati ai disabili, rischiando multe certe e, nei casi più gravi, anche sanzioni penali.

L’emergenza parcheggi non riguarda solo chi vive in città, ma anche studenti e lavoratori. In molte zone, trovare un posto può richiedere anche un’ora. E così, spesso, si ricorre a stratagemmi per evitare le multe. È il caso di una studentessa romana che ha lasciato un biglietto sul cruscotto con un appello accorato ai vigili.

Parcheggio
Parcheggio – fonte pexels – sicilianews24.it

L’appello disperato diventa virale

“So che qui non si può parcheggiare. Ho un esame, abbiate pietà di me. Ho cercato parcheggio per un’ora”, recita il messaggio lasciato dalla giovane. La foto è stata condivisa dalla pagina social The Roman Post, attirando decine di commenti ironici e solidali.

Non è un episodio isolato: sempre più studenti a Roma cercano la comprensione degli agenti. Tra chi suggerisce di “svegliarsi prima” e chi consiglia di prendere l’autobus, resta il problema di fondo: parcheggiare, in certe zone, è quasi impossibile.