Entro la fine dell’anno le carni e i derivati caseari della bovina cinisara otterranno il marchio dop. Dopo svariati tentativi e lunghe trafile burocratiche, gli organi competenti sembrano avere, finalmente, preso a cuore la salvaguardia della razza autoctona a rischio di estinzione, soprattutto per le sue qualità organolettiche antiossidanti. Ciò è emerso nell’ambito della manifestazione Passaddà, un viaggio alla scoperta delle tradizioni e dei sapori della bovina cinisara, organizzata su un terreno confiscato alla mafia. Il sito di Via Libertà, appartenuto al boss Tano Badalamenti, è destinato ad ospitare un caseificio, un punto vendita e ad un’area espositiva che il Gal di Monreale ha già finanziato. Gli operatori del settore temono per il futuro dei propri allevamenti. Il consorzio costituito 6 anni fa, infatti, sembra non avergli portato benefici, nonostante, anche la Provincia Regionale di Palermo abbia investito risorse sulla loro attività. L’Ente sviluppo agricolo, partner dell’evento è fiduciosa, così come il Consigliere Comunale Pino Manzella che è stato il motore trainante dell’intera manifestazione, che ha previsto pure prelibate degustazioni.
(Teleoccidente)
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