Categories: Economia

Cina e Giappone abbandonano il dollaro, pesanti le ripercussioni sull’euro

The Lo Re Report questa mattina ha fatto il punto sulla notizia certamente più importante degli ultimi giorni, anche se la stampa occidentale l’ha quasi del tutto ignorata: la Repubblica Popolare Cinese e il Giappone hanno deciso di abbandonare il dollaro per il loro interscambio commerciale, utilizzando le rispettive valute nazionali, renminbi e yen, per circa il 60% dell’export Pechino-Tokio. Si tratta di una scelta che potrebbe avere ripercussioni pesantissime sullo scenario finanziario mondiale ed anche su quello geopolitico. Il rischio è di una guerra monetaria contro il dollaro che finisca con il coinvolgere anche l’euro, proprio in un momento di debolezza delle due monete.

La mossa sino-nipponica in parte è il risultato della richiesta generale di un riassestamento delle maggiori valute mondiali. Gli stessi Usa lo hanno più volte chiesto alla Cina, ma certo non intendevano pressare per l’abbandono del dollaro, tutt’altro. Gli Stati Uniti da anni reclamano una rivalutazione del renminbi, ma Pechino nicchia per difendere il suo export, anzi non è da escludersi addirittura una svalutazione del renminbi entro la fine del 2012. Cosa che farebbe impennare le merci cinesi nel mondo, spazzando via qualsiasi eventuale pessimismo in merito alla possibilità dei prodotti Made in China di “sprintare” ancora sui mercati globali.

La Rep Pop rappresenta per l’Impero nipponico il partner commerciale in assoluto più importante. Fra i due Paesi vi sono scambi per 26.5 trilioni di yen (ovvero 3.340 miliardi di dollari), con un trend al rialzo che in 10 anni li ha visti triplicare. Ovvio, quindi, che Tokio (con un debito pubblico che è il più alto al mondo) debba necessariamente concedere qualcosa a Pechino, anche accorgendosi dell’eventuale danno derivante all’alleato americano nell’assecondare i desideri del colosso post maoista. E dalla decisione di usare renminbi e yen per l’interscambio Cina-Giappone un vulnus per gli Usa già si può intravedere: i due Paesi asiatici avranno meno bisogno di dollari e ciò contrarrà bruscamente lo “spazio” sul quale gli Stati Uniti possono “spalmare”, tramite l’inflazione, gli effetti delle proprie scelte espansive.

Per l’estate prossima, poi, la Federal Reserve americana ha addirittura in programma una nuova immissione di liquidità (la terza), in ossequio al dogma del quantitative easing tanto caro al governatore Ben Bernanke, politica che fin qui è riuscita a limitare i danni della crisi economica globale per i cittadini statunitensi. Bernanke eviterà un simile passo dopo la scelta di Pechino e Tokio? Pare difficile, ma staremo a vedere. Fra Cina e Usa è ormai una partita a scacchi. Con l’egemonia sull’intero pianeta come posta in gioco.

Redazione

Recent Posts

Corruzione e turbativa d’asta e gestione clientelare di un concorzio pubblico

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina e Agenti della Questura…

36 minuti ago

Sanità, accordo tra Regione e privati convenzionati: 8 milioni in più per ridurre le liste d’attesa

Definito l'accordo tra Regione Siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul…

42 minuti ago

Meloni annuncia: “abbiamo eliminato la tassa” | Ma non era vero: i beneficiari sono meno dell’1%

Viviamo un periodo storico difficile, dal punto di vista economico. A causa dell'aumento dell'inflazione, infatti,…

4 ore ago

Un famoso politico ha partorito questo test visivo | Battuto il 99% dei cervelli italiani: la ‘falsa C’ non la trova nessuno

Anche questa volta vi vogliamo mettere alla prova con un test visivo, che non tutti…

14 ore ago

Ci faranno lavorare fino alla tomba | Pensioni, adesso non ci vai neanche a 70 anni: così ha deciso l’INPS

Purtroppo la situazione è ancora poco stabile e sembra esserci davvero poco margine di miglioramento:…

16 ore ago

Ho smesso col mio vizio terribile | Eurospin, a 7.99€ un prodotto che ti cambia la vita: scorte in rapido esaurimento

Tornano di nuovo le offerte imperdibili presso i centri Eurospin di tutta l’Italia. Ancora una…

19 ore ago