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Catania, Spending Review: la Giunta Stancanelli vara un piano di ristrutturazione per le società partecipate da sottoporre al consiglio comunale

di redazione

Un imponente piano di riordino del sistema delle partecipazioni societarie del Comune di Catania è stato varato dalla giunta comunale presieduta da Raffaele Stancanelli al fine di adeguare tutto il sistema delle aziende a partecipazione comunale sia alla legge sulla revisione della spesa approvata recentemente dal Parlamento (Spending review  Dl 95/2012, convertito dalla legge 135/2012), che conferisce alle amministrazioni pubbliche il compito di predisporre piani di ristrutturazione e razionalizzazione delle società controllate entro rigidi percorsi temporali. L’obiettivo del piano proposto dall’assessore al Bilancio e alle partecipate Roberto Bonaccorsi e che ora viene sottoposto all’esame del consiglio comunale, è quello di raggiungere l’efficienza utilizzando quelle norme di legge che incentivano le amministrazioni pubbliche a dismettere le proprie partecipazioni per arrivare alla privatizzazione della gestione dei servizi pubblici locali, considerato che i modelli organizzativi utilizzati non sempre  si sono dimostrati rispondenti a sani criteri di razionalizzazione della spesa pubblica.
In dettaglio il piano prevede il mantenimento in tutto o in parte per il Comune solo delle quote azionarie riguardanti servizi di interesse generale strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali e di cui viene riconosciuto il vantaggio a mantenere strategicamente la partecipazione alla gestione. Per le altre invece si provvederà a una cessione globale, in ottemperanza a precise disposizioni di legge e prescrittive deliberazioni della Corte dei Conti che impongono un accrescimento della ‘virtuosità’ delle azioni economico-finanziarie poste in essere dal Comune di Catania: ‘Con  questa delibazione -spiega il sindaco Raffaele Stancanelli- si completa il processo di razionalizzazione e ristrutturazione avviato tre anni addietro, riducendo al minimo il perimetro di azione del Comune in settori estranei alle proprie finalità istituzionali consapevoli che l’Ente Locale è invece chiamato a dare risposte adeguate ai numerosi nuovi bisogni dell’attuale crisi economica congiunturale. Voglio ricordare ‘aggiunge il primo cittadino- che l’amministrazione Comunale nei mesi scorsi ha provveduto alla dismissione e alla messa in liquidazione di otto di esse. Questo piano varato oggi è un punto di svolta essenziale, forse anche rivoluzionario perché affronta le questioni nel loro complesso, realizzato nell’interesse del Comune, del soddisfacimento dei bisogni della comunità cittadina e dei lavoratori che da queste scelte vengono garantiti anche perché guardano non solo all’oggi ma soprattutto al domani della Città di Catania ‘.
In dettaglio il piano prevede che saranno mantenute solamente le partecipazioni (tutte minoritarie) necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune: il 4,1 di Acoset; il 26,1 del consorzio Ato2 Catania Acque; l’1,4 del consorzio autostrade siciliane. Saranno invece cedute con i limiti posti dal legislatore le partecipazioni di Asec Spa, Sidra Spa e Amt Spa, Sostare Srl, lasciando al socio pubblico (Comune di Catania) poteri di controllo, attribuendo invece al socio privato la gestione operativa. Saranno integralmente cedute le partecipazioni in società non necessarie per il perseguimento di finalità istituzionali e tra queste, in ossequio a precise disposizioni di legge sulla spendig review (art 4 D.L.95/2012 con un termine obbligatorio del 30 giugno 2013), anche la totale cessione della partecipazione azionaria in Catania Multiservizi.
A coordinare, d’intesa col sindaco Stancanelli, il piano di riordino delle società partecipate è stato il vicesindaco Roberto Bonaccorsi: “Le azioni che la legge ci obbliga a compiere ‘sottolinea Bonaccorsi- si coniugano a  un interesse specifico all’efficienza che vogliamo perseguire, considerato che la partecipazione societaria impone di  assicurare non solo l’erogazione dei servizi ai cittadini ma altresì di garantirne la qualità e la sostenibilità economica in linea a una visione moderna di snellezza e funzionalità della pubblica amministrazione che vogliamo portare avanti con serietà e determinazione’.

Redazione

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