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di redazione
Vincenzo Filippone si è incatenato alle valvole di sicurezza dei serbatoi del gas e minaccia di aprirle, provocandone l’esplosione, Vito Candela e Girolamo Amato invece sono saliti sul tetto dello stabilimento e minacciano di lanciarsi del vuoto. E’ sempre più drammatica la situazione degli 11 operai della Agrigas di Carini che in sette mesi hanno percepito di stipendio appena 3500 euro ciascuno. La vicenda è abbastanza complessa e ruota attorno alle società del gruppo Centralgas -Vigorgas serbatoi, definitivamente confiscate nel 2011 e attualmente affidate al liquidatore giudiziario Giovanni Di Pasquale e all’amministratore finanziario Elio Collovà. A settembre scorso, il ramo d’azienda è stato preso in locazione dalla Agrigas s.p.a. e i lavoratori hanno pure rinunciato agli ammortizzatori sociali della Centralgas per favorire l’ingresso della nuova società di gestione. Oggi gli operai sono tornati a chiedere l’intervento della agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata ed in particolare del colonnello Marco Letizi responsabile dei beni confiscati in Sicilia
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