Un’indagine condotta dai Carabinieri di Caltanissetta ha portato all’arresto di nove persone – sei finite in carcere e tre ai domiciliari – accusate di gravi reati commessi ai danni di anziani ospiti di una struttura socio-assistenziale. Le accuse mosse riguardano maltrattamenti, sequestro di persona, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo di pratiche sanitarie.
Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, le indagini hanno rivelato un quadro inquietante di vessazioni perpetrate dagli operatori socio-sanitari e dai gestori della casa di riposo “Santa Chiara”. Gli ospiti più fragili venivano sistematicamente immobilizzati a letto mediante mezzi di contenzione o legati con cinghie alle sedie a rotelle, impedendo loro qualsiasi movimento. Tali pratiche sono state descritte dagli investigatori come violazioni gravissime della dignità e dei diritti fondamentali degli anziani.
In concomitanza con l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, è stato disposto il sequestro dell’immobile che ospitava la struttura. La casa di riposo è stata affidata a un amministratore giudiziario, con l’obiettivo di garantire condizioni di assistenza più adeguate e dignitose per i suoi ospiti.
Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Caltanissetta, sono emersi elementi che aggravano ulteriormente la posizione delle due titolari della casa di riposo, Venera Alaimo, 63 anni, e Agata Giovanna Salamone, 50 anni. Le due donne, consapevoli della situazione di abbandono e delle carenze organizzative nella gestione della struttura, avrebbero omesso di adottare qualsiasi misura correttiva.
Gli operatori socio-sanitari sono accusati di aver adottato nei confronti degli ospiti un linguaggio offensivo, minaccioso e volgare, deridendo gli anziani per la loro incontinenza e, in alcuni casi, mantenendoli legati ai letti per ore. Tra i coinvolti figurano anche Pietro Castronovo, 44 anni, Gianluca Giuseppe Ciresi, 50 anni, Gaetano Marrocco, 51 anni, e Donatella Michela Salamone, 41 anni, tutti finiti in carcere.
Agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico sono stati posti Katia Dibenedetto, 48 anni, Marco Iacono, 38 anni, e Noemi Tomasella, 25 anni.
Le attività investigative hanno permesso di accertare e interrompere una serie di gravi violazioni dei diritti umani ai danni di anziani indifesi. I Carabinieri hanno sottolineato la determinazione con cui sono state condotte le indagini per porre fine a un sistema che per troppo tempo ha inflitto sofferenze a persone vulnerabili.
L’intervento delle forze dell’ordine e il sequestro della struttura rappresentano un passo importante per ristabilire condizioni di assistenza dignitose e per garantire giustizia alle vittime di tali abusi.
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