Bayesian, dopo la morte del sub olandese si utilizzeranno robot sottomarini

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Il Dipartimento del Lavoro della Regione Sicilia è l’ente responsabile per la regolamentazione della formazione professionale nel settore della subacquea industriale. Tale regolamentazione si fonda anche sul Decreto Legislativo 81/2008, che garantisce ai lavoratori competenze idonee per operare in sicurezza a diverse profondità.

In particolare, la formazione dei sommozzatori è articolata secondo tre livelli: Inshore: immersioni fino a -30 metri, Top Up: tra -30 e -50 metri. Saturazione: oltre i -50 metri

Il decreto presidenziale n. 31/2018 della Regione Siciliana stabilisce i tempi di fondo e le immersioni minime richieste, affidando i controlli all’assessorato competente. Tali requisiti sono fondamentali per certificare le capacità tecniche di ciascun operatore e garantire l’operatività in sicurezza.

Repertorio Telematico Subacquea Industriale e Sicurezza sul Lavoro

Il Repertorio Telematico Subacquea Industriale, gestito dal Servizio VI del coordinamento regionale per i centri per l’impiego, rappresenta un requisito minimo essenziale per l’applicazione del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008).

L’iscrizione al Repertorio è obbligatoria per le aziende che operano in ambito subacqueo al di fuori dei porti. Essa certifica non solo l’adeguatezza della formazione ricevuta, ma anche l’esperienza minima necessaria per operare a profondità comprese tra i -30 e i -50 metri, in linea con il livello Top Up.

L’assenza di questa iscrizione solleva dubbi sull’applicazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, mettendo potenzialmente a rischio tanto i lavoratori quanto i datori di lavoro e le istituzioni.

Normativa europea e lavoratori stranieri

Secondo la Direttiva Europea 2005/36/CE, le autorità nazionali degli Stati membri dell’UE sono obbligate a verificare le qualifiche professionali dei lavoratori stranieri prima di consentire loro di operare nel proprio territorio.

Ad esempio, un sommozzatore italiano che desideri lavorare nei Paesi Bassi deve ottenere l’autorizzazione dal National Diving Centre, ente che certifica l’idoneità della formazione ricevuta per garantire la sicurezza nelle operazioni subacquee.

Il Naufragio del Bayesian e l’Incidente del 9 Maggio

Il veliero Bayesian, già colpito da una tragedia nell’agosto dell’anno precedente quando fu travolto da un nubifragio che causò la morte del proprietario, della figlia e di altri passeggeri, è tornato tristemente alla ribalta in seguito alla morte del sommozzatore Rob Cornelis Huijben.

L’incidente è avvenuto il 9 maggio 2025 a Porticello, piccolo centro marittimo alle porte di Palermo, durante le operazioni di recupero del relitto.

Huijben lavorava per la società Smith Salvage, incaricata delle operazioni su contratto della TMC Marine. Le indagini hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati del rappresentante legale della ditta Smith Salvage con le accuse di omicidio colposo e violazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro.

Inchiesta della Procura di Termini Imerese

I pubblici ministeri Concetta Federico e Raffaele Cammarano della Procura di Termini Imerese hanno disposto l’iscrizione dell’indagato come “atto dovuto” ancora prima dell’autopsia, per consentire la nomina di un consulente di parte durante l’esame del corpo.

L’inchiesta ha l’obiettivo di verificare eventuali responsabilità nella gestione della sicurezza dei sommozzatori coinvolti nelle operazioni sul relitto Bayesian. Uno dei punti critici riguarda la mancata iscrizione del sommozzatore al Repertorio Telematico Subacquea Industriale.

Criticità e responsabilità

La verifica dell’iscrizione è centrale per stabilire il rispetto delle normative italiane e comunitarie. L’assenza nel Repertorio potrebbe indicare la mancata applicazione del decreto 81/2008, che richiede che ogni sommozzatore riceva una formazione specifica e adeguata ai rischi dell’attività.

Secondo le normative vigenti, la registrazione certifica l’esperienza minima richiesta per operare in sicurezza tra i -30 e i -50 metri di profondità. L’indagine in corso cercherà anche di chiarire se l’esperienza di Huijben fosse sufficiente secondo gli standard richiesti e se le verifiche da parte della ditta olandese siano state eseguite correttamente.

Robot sottomarini al posto dei sommozzatori

A seguito dell’incidente, i sommozzatori sono stati sostituiti da robot sottomarini. Le operazioni di recupero del Bayesian proseguono grazie all’impiego delle gru Lift 10 e Lift 2, gestite dalla società olandese Hebo. Il completamento delle operazioni è previsto per la prima settimana di giugno 2025.

Una tragedia che riapre il dibattito sulla sicurezza

La morte di Rob Cornelis Huijben ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nel lavoro subacqueo industriale. L’episodio mette in luce la necessità di controlli più severi e di una formazione adeguata e certificata per tutti gli operatori del settore.

Il relitto del Bayesian, che fino ad allora era stato definito un’imbarcazione inaffondabile, continua a portare con sé un alone di mistero e tragedia. Il suo recupero, oltre che una sfida tecnica, è ormai diventato anche un simbolo dell’urgenza di tutelare la sicurezza dei lavoratori subacquei attraverso una rigorosa applicazione delle normative nazionali e internazionali.