Cronaca

Barbecue tra le tombe a Melilli, la foto scandalo virale sul web

Barbecue tra le tombe a Melilli.  Una storia che ha dell’incredibile e che ha fatto scandalo a Melilli, un paese in provincia di Siracusa.  La foto che gira da qualche giorno sul web non lascia spazio a fraintendimenti, quelli che si vedono sono gli operai del comune che operano all’interno del cimitero, intenti a cucinare della carne su un barbecue tra le tombe.

Barbecue tra le tombe a Melilli: un’area di ristoro tra le tombe

La location scelta per il barbecue è un’ala del cimitero privato di Città Giardino, frazione del comune di Melilli, a due passi da Siracusa. Quattro operai del cimitero hanno pensato bene di attrezzare un’area ristoro proprio tra le tombe e addirittura, scrive il Giornale di Sicilia, accanto al barbecue avrebbero sistemato un tavolo per sedersi e scambiare quattro chiacchiere tra un morso ed un altro prima di rituffarsi nel lavoro.

La scena è stata catturata con un telefonino probabilmente o da un parente di qualche defunto o da un altro operaio della struttura.

L’immagine in questione è rimbalzata sui social network scatenando un’ondata di commenti. Molti gli utenti, tra cui residenti di Melilli, indignati per l’accaduto. Tanto da chiedere all’amministrazione comunale di intervenire affinché chiedesse conto e ragione del fatto a dir poco irrispettoso per un luogo di culto.

Indignato è soprattutto il giovane sindaco della cittadine melillese, Giuseppe Carta. “Una vergogna – dice il primo cittadino -. Si tratta di un cimitero privato e non quindi di pertinenza comunale, ma è certamente un atto deplorevole. Abbiamo saputo che, nella pausa pranzo, i dipendenti del camposanto sono soliti cucinare all’interno dell’area e ciò mi amareggia molto. Sono dispiaciuto per quanto accaduto e, nonostante non sia di competenza del Comune, ho chiesto chiarimenti all’impresa”. Il cimitero privato di Città Giardino si affianca agli altri due comunali di Melilli, aperto da 10 anni e oggi protagonista di nuovi lavori di ampliamento. “Voglio vederci chiaro” conclude il sindaco Carta.

 

Andrea Fabbricatore

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