Catania

Amianto all’Agenzia delle Dogane, Ratti: “Confidiamo nella giustizia”

CATANIA – Si è svolta ieri la conferenza stampa indetta da Confintesa per esprimere solidarietà ai lavoratori del Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane di Catania, esposti ad amianto e per sensibilizzare le Pubbliche Amministrazioni ad attenersi scrupolosamente al Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, noto come “Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.

“La salute dei lavoratori è un bene imprescindibile che nessuno può sottovalutare nè nuocere.” – Ha affermato Claudia Ratti, Segretario Generale della Federazione Confintesa Funzione Pubblica. – “La Federazione impegnata da anni nel Pubblico Impiego conferma, con questa ulteriore iniziativa, la piena volontà di proteggere i lavoratori sia sul luogo di lavoro, attraverso una tutela sindacale diretta, sia mettendo a disposizione ogni strumento per la piena difesa dei loro diritti. L’obiettivo è di garantire e sostenere i dipendenti con ogni azione, anche giudiziale. Tuttavia, gli stessi sono costretti, spesso, a lavorare in condizioni insalubri, esposti all’assunzione di polveri sottili impercettibili, che nel tempo ne danneggiano la salute. Purtroppo, i casi riscontrati sono molteplici e in luoghi disparati come officine, depositi, biblioteche, archivi, magazzini, laboratori e questo è inaccettabile.”

La denuncia nasce da un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Catania da parte di Rosario Crisci, Segretario Generale Provinciale CONFINTESA F.P. nel dicembre 2014. Le analisi raccolte, nel corso degli anni 2011-2013, hanno rilevato la presenza di amianto nel laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane di Catania, dove lavoravano oltre 70 dipendenti.

Durante la conferenza è stato esplicitato il provvedimento giudiziario che, nello specifico, è un rinvio a giudizio e segna l’inizio del processo penale nel quale verranno accertate tutte le responsabilità del caso.

“Per la Federazione è un buon risultato, noi siamo impegnati capillarmente sul territorio nel diffondere la legalità, anche attraverso azioni che potrebbero apparire ‘forti’, quale può essere un esposto alla Procura contro una Pubblica Amministrazione, come nel caso di Catania.” – Conclude Claudia Ratti – “Confidiamo nel lavoro dell’Autorità Giudiziaria per far luce sulla situazione, con il fine di tutelare i dipendenti e l’intera cittadinanza.”

Redazione

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