“Allora prenderei dal 13 al 20 agosto” “No” | Ferie negate in tutta Italia: col nuovo decreto ti rifiutano seduta stante

Lavoro (Pexels) Sicilianews24

Brutte notizie per alcune categorie di lavoratori che non potranno essere liberi di scegliere le ferie. Che cosa è successo. 

Il diritto alle ferie retribuite è una conquista relativamente recente nella storia del lavoro. In Italia, prima del 1925, non esisteva una legge che lo garantisse. Fu proprio in quell’anno che si stabilì per la prima volta il diritto a due settimane di ferie annuali. Successivamente, il diritto alle ferie è stato rafforzato, garantendo un minimo di quattro settimane.

Il funzionamento generale delle ferie in Italia prevede che ogni lavoratore dipendente maturi un certo numero di giorni di ferie per ogni mese di lavoro. Il datore di lavoro è tenuto a concedere almeno due settimane di ferie consecutive nell’anno di maturazione, e le restanti due settimane entro i 18 mesi successivi alla fine dell’anno di maturazione.

Esistono differenze tra il settore pubblico e quello privato, seppur la base normativa sia comune. Nel settore privato, le ferie sono regolate principalmente dal Codice Civile e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. La gestione delle ferie è spesso più flessibile e concordata tra lavoratore e datore di lavoro, pur nel rispetto delle esigenze aziendali.

Nel settore pubblico, le ferie sono disciplinate da normative specifiche e dai CCNL di comparto. Anche qui vige l’obbligo di fruizione e il divieto di monetizzazione, con regole talvolta più rigide per la pianificazione e l’utilizzo delle assenze.

Quando gli italiani chiedono le ferie

Gli italiani concentrano la maggior parte delle proprie ferie durante i mesi estivi, con un picco significativo ad agosto. Tradizionalmente, intere aziende e fabbriche chiudono in questo mese, permettendo a gran parte della forza lavoro di godere di una pausa prolungata.

Oltre al periodo estivo, gli italiani tendono a usufruire delle ferie in concomitanza con le festività nazionali e i ponti. Periodi come le vacanze di Pasqua, il 25 aprile, il 1° maggio e le festività natalizie e di Capodanno, sono occasioni predilette per brevi periodi di riposo, spesso unendo i giorni di ferie ai weekend per creare mini-vacanze.

Datore ferie (Pexels) SIcilianews24

Se il datore dice “no”

Le ferie costituiscono un diritto fondamentale del lavorator. Lo scopo principale è la tutela della salute psico-fisica del lavoratore, per questo motivo le ferie non possono essere monetizzate, se non in specifici casi come la cessazione del rapporto di lavoro. Il datore di lavoro deve assicurare la fruizione di almeno due settimane di ferie entro l’anno di maturazione e le rimanenti due entro i successivi 18 mesi.

Il datore di lavoro, pur avendo la facoltà di organizzare il periodo di ferie in base alle esigenze aziendali, non è obbligato a concederle specificamente durante l’estate, purché rispetti i termini di legge. Anche il lavoratore è vincolato a godere delle ferie, salvo giustificati motivi per il rinvio. Questo equilibrio tra diritto del dipendente e necessità aziendali è centrale nella normativa sulle ferie.