Allerta rossa nella pescheria più amata di Catania: “NON COMPRATELO PER NESSUN MOTIVO” | Pericolo letale

Il mercato del pesce di Catania è molto amato, ma occhio a questa novità.

Il mercato del pesce di Catania, conosciuto localmente come “La Pescheria”, è uno dei luoghi più autentici e caratteristici della città siciliana. Situato alle spalle di Piazza del Duomo e della Fontana dell’Amenano, si sviluppa tra vicoli stretti e suggestivi, dove ogni giorno prende vita un vivace spettacolo di voci, colori e profumi.

Qui si respira l’anima più genuina di Catania: pescatori, venditori e clienti animano un rito quotidiano fatto di urla in dialetto, trattative serrate e bancarelle colme di pesce freschissimo. Spigole, orate, calamari, gamberi e tonni vengono esposti ancora gocciolanti, spesso pescati poche ore prima nelle acque del Mar Ionio.

La Pescheria non è solo un mercato, ma un’esperienza sensoriale. L’odore intenso del mare, il rumore delle cassette sbattute a terra e il vociare dei venditori creano un’atmosfera unica, apprezzata tanto dai catanesi quanto dai turisti. Accanto al pesce si trovano anche bancarelle di carne, spezie, formaggi e frutta, rendendo il mercato un punto di riferimento per ogni tipo di acquisto alimentare.

Visitare il mercato del pesce di Catania significa immergersi nella cultura locale e riscoprire una tradizione che si tramanda da generazioni. Non è raro trovare ristoranti e trattorie tipiche nelle immediate vicinanze, dove gustare piatti a base di pesce preparati con ingredienti appena acquistati tra i banchi della Pescheria.

Allevamenti sotto accusa

Gli allevamenti di salmone in Scozia sono finiti al centro delle polemiche dopo la diffusione di immagini scioccanti da parte di Animal Equality UK. Prima dell’arrivo di una delegazione di parlamentari scozzesi, gli operai avrebbero rimosso in fretta tonnellate di salmoni morti, nel tentativo di nascondere le reali condizioni degli impianti. Un gesto che ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e le pratiche adottate in questo settore.

Ogni anno, circa 17 milioni di salmoni muoiono negli allevamenti scozzesi. Le cause principali sono legate all’aumento della temperatura dell’acqua, dovuto al cambiamento climatico, ma anche alla diffusione di malattie e all’infestazione di pidocchi di mare, parassiti che compromettono gravemente la salute dei pesci. Questi fattori non solo danneggiano l’ambiente, ma sollevano anche dubbi etici e sanitari sulla produzione di salmone da allevamento.

Salmone
Salmone – fonte pexels – sicilianews24.it

Un’emergenza nascosta

L’episodio della rimozione dei pesci morti prima di una visita istituzionale mostra una realtà che spesso viene nascosta all’opinione pubblica. Dietro l’immagine di un prodotto sano e pregiato si celano condizioni di sovraffollamento, sofferenza animale e pratiche non sempre sostenibili.

Le recenti rivelazioni spingono a riflettere sull’origine del pesce che consumiamo e sull’impatto degli allevamenti intensivi. Un’informazione più trasparente e una maggiore sensibilità del consumatore possono contribuire a promuovere modelli produttivi più etici e sostenibili.