Palermo

Al Teatro Libero “Amici diversi” storia di amicizia che sfata i pregiudizi

Domenica 18 febbraio alle 17 va in scena al Teatro Libero “Amici diversi” di Salvo Dolce, un mondo pieno di regole che non permette l’amicizia tra Maicol e Frida, un mondo che viene ignorato dai due coraggiosi e diversi amici. Nata per il cartellone per famiglie “Isola di Teatro” è una produzione di Teatro Libero.

La trama dello spettacolo in scena al Teatro Libero “Amici diversi”

Maicol e Frida sono in realtà un gatto nero e una topolina vagabonda: due esseri solitari che fanno parte di due universi paralleli, troppo diversi tra loro. I due protagonisti si incontrano per caso, si conoscono e pian piano formano una famiglia “diversa” da tutte le altre: entrambi cercano sostegno e conforto l’uno nell’altro ed entrambi desiderano fare qualcosa di diverso rispetto a ciò che la società si aspetta da loro. Maicol si diverte a cantare e a suonare, Frida sogna di diventare un’artista.

Nel mondo in cui vivono non è permesso loro di diventare amici: reietti e respinti, i due si nascondono in una casa dove raccontano la loro storia di amicizia (im)possibile. Le differenze si trasformano in ricchezza, la solitudine in vitalità, e quel che emerge è la naturale propensione al reciproco prendersi cura.

“Lo spettacolo si interroga con delicatezza sul tema della diversità, che fa paura, e sulle regole imposte dalla società che una volta infrante mettono in crisi chi ha sempre vissuto nella normalità – spiega Salvo Dolce – almeno secondo quello che la società si aspetta da loro. In fondo, chi può decidere cos’è la diversità e cos’è la normalità? I protagonisti decidono con coraggio di infrangere queste regole sociali, invitando i giovani spettatori a lasciarsi trasportare dai sentimenti e dal desiderio di conoscenza e anche ad allontanarsi dai pregiudizi, che spesso conducono l’uomo nell’errore”.

La storia, consente di avvicinare con delicatezza, agli occhi dei piccoli spettatori, gli attuali temi della diversità, della tolleranza, dell’accoglienza e dell’intercultura, introducendo l’idea che sia possibile un incontro tra popoli diversi, tra le culture che vengono in contatto, anche se le distanze sembrano a prima vista siderali.

 

Milvia Averna

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