Addio Rynair, era la compagnia più usata dagli italiani e poi… | Arrivata la notizia che ha sconvolto tutti
Ryanair ridisegna la sua rete europea, taglia alcune tratte in Spagna e Germania: ci sono novità anche sulle tariffe
Ryanair si prepara a una profonda riorganizzazione del proprio network europeo. La compagnia aerea low cost irlandese ha annunciato una riduzione delle operazioni in diversi Paesi del continente, puntando invece su mercati dove i costi operativi sono più contenuti e le prospettive di crescita più promettenti. La decisione nasce da una combinazione di fattori economici e logistici: l’aumento delle tariffe aeroportuali, il ritardo nelle consegne dei nuovi aerei e la necessità di ottimizzare la flotta disponibile.
Il principale elemento che ha spinto Ryanair a rivedere la propria strategia è l’aumento generalizzato dei diritti aeroportuali in vari scali europei. I rincari, introdotti per compensare le perdite degli anni pandemici e sostenere nuovi investimenti infrastrutturali, hanno però inciso pesantemente sulla redditività delle rotte a basso costo. L’amministratore delegato Michael O’Leary ha più volte sottolineato come tali incrementi rischino di penalizzare il turismo e ridurre la competitività degli aeroporti che li applicano.
Tra i mercati maggiormente penalizzati ci sarà la Spagna, dove Ryanair ridurrà significativamente la propria capacità a partire dal 2026. La decisione segue l’annuncio di Aena, società che gestisce gli aeroporti spagnoli, di un aumento medio del 6,5% delle tariffe, pari a circa 11 euro per passeggero. Si tratta del primo rialzo dopo un decennio di stabilità. Nonostante la Spagna resti una delle destinazioni più redditizie per la compagnia, l’impatto dei costi spingerà Ryanair a tagliare posti e frequenze, concentrandosi sugli scali con margini più elevati.
Oltre alla Spagna, anche Germania e Francia subiranno pesanti riduzioni. In Germania si stima una contrazione di circa 800.000 passeggeri e la cancellazione di 24 rotte, principalmente negli aeroporti di Berlino, Amburgo e Colonia, giudicati troppo onerosi. In Francia, Ryanair ha annunciato il ritiro totale dalle basi di Bergerac, Brive e Strasburgo, con la conseguente perdita di 25 rotte e 750.000 posti. Anche a Parigi-Beauvais, Marsiglia e Tolosa sono previsti cali tra il 4% e il 9%, in risposta alla nuova tassa ambientale nazionale che ha aumentato del 180% il prelievo per passeggero. In Austria, infine, la compagnia ridurrà la flotta di Vienna e sospenderà tre collegamenti internazionali.
La ritirata dal Nord Europa
Il ridimensionamento coinvolgerà anche i Paesi baltici. In Lettonia, Ryanair taglierà il 20% dell’offerta da Riga, mentre in Estonia il calo raggiungerà il 40%, con la chiusura di cinque rotte da Tallinn. Anche la Lituania subirà una contrazione minore ma significativa. Queste decisioni sono state motivate dagli aumenti tariffari fino al 70% registrati negli aeroporti baltici, che hanno reso economicamente insostenibili molte tratte a basso costo.
In controtendenza rispetto al resto d’Europa, Ryanair ha deciso di potenziare la propria presenza in Italia, dove i costi restano più competitivi e la domanda di voli continua a crescere. Nonostante l’esclusione di Roma dai piani di espansione, diversi aeroporti regionali beneficeranno di nuove rotte a partire dalla primavera del 2026. Le città coinvolte includono Alghero, Rimini, Milano Malpensa, Pisa, Bergamo, Torino e Lamezia Terme, con nuovi collegamenti verso Regno Unito, Europa orientale e Nord Africa.

Una strategia di riallocazione mirata
La compagnia ha spiegato che la redistribuzione della flotta risponde alla necessità di ottimizzare l’uso degli aerei disponibili, in attesa delle nuove consegne da parte di Boeing e Airbus. Con un numero limitato di velivoli, Ryanair preferisce concentrare le risorse su rotte più redditizie e su mercati dove la crescita del traffico è più sostenibile. Gli aeroporti minori, spesso caratterizzati da costi elevati e domanda limitata, vengono quindi progressivamente abbandonati.
La ristrutturazione del network conferma la filosofia operativa di Ryanair: massimizzare la redditività mantenendo bassi i costi. In un contesto europeo sempre più competitivo, la compagnia punta a rafforzare la propria posizione nei mercati più dinamici, come Italia, Polonia, Ungheria e Albania, senza rinunciare alla propria identità low cost. La sfida sarà mantenere equilibrio tra espansione e sostenibilità, adattando la rete di voli alle nuove condizioni economiche del trasporto aereo europeo.
