Addio dichiarazione dei redditi: abolita per sempre | Da oggi non puoi detrarti più nulla: neanche le medicine

Dichiarazione dei redditi
Dichiarazione dei redditi – sicilianews24.it

Una novità importante: tutto quello che c’è da sapere.

La dichiarazione dei redditi è un documento fiscale che i contribuenti italiani devono presentare annualmente all’Agenzia delle Entrate per comunicare i redditi percepiti nell’anno precedente e calcolare le imposte dovute. È un adempimento fondamentale per garantire la trasparenza fiscale e l’equità nel sistema tributario.

Esistono due principali modelli per la dichiarazione: il Modello 730 e il Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico). Il Modello 730 è destinato principalmente a lavoratori dipendenti e pensionati, mentre il Modello Redditi è utilizzato da lavoratori autonomi, titolari di partita IVA e da chi percepisce redditi diversi o ha situazioni fiscali più complesse. Entrambi i modelli possono essere presentati in modalità precompilata, con dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, o compilati manualmente con l’assistenza di un professionista o di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).

La dichiarazione dei redditi consente non solo di determinare l’imposta da versare, ma anche di beneficiare di eventuali detrazioni e deduzioni fiscali, come quelle per spese mediche, interessi su mutui, spese scolastiche e altre. In caso di imposte versate in eccesso, il contribuente ha diritto a un rimborso, che può essere richiesto direttamente nella dichiarazione stessa.

I termini per la presentazione variano a seconda del modello utilizzato. Per il Modello 730, la scadenza è generalmente fissata al 30 settembre, mentre per il Modello Redditi Persone Fisiche il termine è il 31 ottobre. È importante rispettare queste scadenze per evitare sanzioni e interessi. In caso di errori o omissioni, è possibile correggere la dichiarazione presentando una dichiarazione integrativa entro i termini previsti dalla normativa fiscale.

Nuove regole con la legge di bilancio

Con la Legge di Bilancio 2025 cambia radicalmente il sistema delle detrazioni per i familiari a carico. In particolare, non sono più riconosciute le detrazioni in busta paga per i figli con più di 30 anni, né per altri familiari come coniuge effettivamente separato, genitori non conviventi, suoceri, fratelli, sorelle, generi e nuore. Resta invece la possibilità di fruire delle detrazioni solo per gli ascendenti conviventi fiscalmente a carico.

Fino al 2024, il contribuente poteva beneficiare sia delle detrazioni automatiche in busta paga sia delle deduzioni e detrazioni per spese sostenute nell’interesse di questi familiari. Con le nuove disposizioni, dal 2025, questi benefici sono fortemente limitati, e l’impatto si vedrà pienamente con la dichiarazione dei redditi del 2026.

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Addio dichiarazione dei redditi per queste spese

La modifica non si limita alla busta paga: viene meno anche il diritto di detrarre o dedurre spese sanitarie, scolastiche o assicurative sostenute per familiari esclusi dalla nuova normativa. Restano detraibili solo le spese per figli (anche se non più detraibili in busta paga oltre i 30 anni), coniuge non separato e genitori conviventi.

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare del 15 maggio 2025, ha confermato che l’esclusione riguarda tutti i soggetti elencati nell’art. 433 del Codice Civile, a eccezione degli ascendenti conviventi. La stretta è significativa e comporterà una riduzione concreta dei vantaggi fiscali per molte famiglie.