Il gip di Agrigento accoglie la richiesta della Procura: nessuna responsabilità penale per dieci dirigenti. L’esplosione dell’11 dicembre 2021 causò nove vittime. Restano a giudizio due tecnici per la posa della condotta.
Il gip di Agrigento, Alberto Lippini, ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta a carico di dieci dirigenti di Italgas indagati per la strage di Ravanusa, avvenuta l’11 dicembre 2021, quando un’esplosione di gas distrusse un intero quartiere provocando la morte di nove persone.
Il giudice ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura di Agrigento, alla quale si sono associati i legali del pool difensivo — gli avvocati Daniela Posante, Mario Zanchetti, Nadia Alecci e Massimiliano Foschini — ritenendo che non sussistano elementi di responsabilità penale a carico dei vertici della società.
L’origine della fuga di gas
Nel provvedimento, il gip ha evidenziato che la difettosa saldatura nel raccordo della tubazione del gas, da cui ebbe origine la fuga che causò l’esplosione, fu realizzata nel 1988. Tuttavia, non è stato possibile accertare chi l’abbia materialmente eseguita.
Le indagini tecniche hanno stabilito che l’opera risale a un’epoca antecedente alla gestione diretta di Italgas e che non emergono prove di interventi successivi tali da ricondurre la responsabilità ai dirigenti attuali o a quelli che si sono succeduti negli anni.
I rinvii a giudizio
Resta aperto, invece, il procedimento nei confronti di due tecnici già rinviati a giudizio. Si tratta di Guido Catalano, 78 anni, ingegnere e direttore tecnico della Siciliana Gas al momento della posa della condotta nel punto dell’esplosione e firmatario, nel 1999, del collaudo tecnico-amministrativo, e di Carmelo Burgarello, 89 anni, responsabile tecnico della A.Mi.Ca. Srl, l’impresa incaricata dalla committente Siciliana Gas dell’esecuzione dei lavori di messa in posa della tubazione.
Una tragedia che ha segnato la comunità
La strage di Ravanusa resta una delle tragedie più gravi legate a incidenti da gas in Sicilia. L’esplosione distrusse abitazioni e infrastrutture, lasciando una ferita profonda nella comunità locale. Sul piano giudiziario, con l’archiviazione per i dirigenti Italgas, l’accertamento delle responsabilità si concentra ora sulle fasi di realizzazione e collaudo dell’impianto, risalenti a oltre trent’anni fa.

