“In Sicilia non potete più vivere”, passato il ‘decreto’: cittadini dovete fare la valigia e partire oggi stesso

Sicilia, redditi medi al di sotto della media nazionale: oltre il 70% della popolazione sotto i 19.700 euro

La Sicilia si conferma tra le regioni italiane con il minor gettito Irpef, una situazione che potrebbe sembrare positiva, ma che, in realtà, riflette una realtà economica preoccupante. Secondo l’ultimo report della Cgia di Mestre, il minor peso dell’imposta sulle persone fisiche non è indice di vantaggi fiscali, bensì della limitata capacità contributiva dei cittadini siciliani.

Il principio di progressività del sistema fiscale implica che chi guadagna di più paga più tasse. In Sicilia, dove pensioni, stipendi e salari sono mediamente più bassi, il gettito Irpef ridotto è una diretta conseguenza dei redditi contenuti. La maggioranza della popolazione vive, dunque, con risorse economiche decisamente inferiori rispetto alla media nazionale.

Il report evidenzia che oltre il 71% dei siciliani ha un reddito medio annuo inferiore a 19.700 euro, mentre la media nazionale si attesta intorno ai 25.000 euro. In termini numerici, ciò significa che oltre due milioni e 205 mila persone sull’Isola vivono con entrate annuali piuttosto limitate, rendendo la Sicilia una delle regioni più in difficoltà dal punto di vista economico.

Per trovare una situazione più critica, bisogna guardare alla Puglia e alla Calabria, ma le differenze con il Nord sono marcate. Diverse regioni settentrionali sfiorano i 30.000 euro di reddito medio annuo, evidenziando il divario economico tra le due aree del Paese. Questo contrasto sottolinea il persistere di forti disuguaglianze territoriali in Italia.

Le province siciliane più povere


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