Taglio agli enti locali, la politica siciliana si divide

Grandissima confusione intorno alla scelta del Governo nazionale di effettuare tagli agli enti locali. La politica siciliana come sempre è divisa.

Grandissima confusione intorno alla scelta del Governo nazionale di effettuare tagli agli enti locali. La politica siciliana come sempre è divisa, eccetto quando si parla dei tagli ai loro emolumenti, caso nel quale trovano o si inventano valori unitari e di coesione. 

“Il disegno di legge sui tagli agli Enti locali, presentato dal capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici, va sostenuto e dobbiamo impegnarci per una rapida approvazione”. Lo dice il parlamentare regionale dell’Udc, Giovanni Ardizzone, che aggiunge: “Se a Roma si taglia, in Sicilia non si può’ andare controcorrente. La crisi del Paese e’ seria e non c’e’ tempo per tergiversare ulteriormente”.

“Il ddl, inoltre, e’ assolutamente rispettoso dell’autonomia degli Enti locali siciliani – spiega l’esponente centrista – e recepisce appieno le disposizioni del decreto Monti sulle Province, con la cancellazione della giunta e la riduzione dei consiglieri. In piu’ la prevista riduzione dei consiglieri comunali e la cancellazione delle circoscrizioni, rappresentano un’ulteriore ‘vitale’ sfoltita sui bilanci pubblici”.

Grande Sud – invece – è assolutamente contrario alla soppressione delle circoscrizioni e alla riduzione dei consigli comunali. Far passare il messaggio che questi importanti presidi territoriali di democrazia siano inutili, pertanto da eliminare, è delirante. Non ci schieriamo dalla parte di coloro che si abbeverano alla fonte della retorica populista della lotta agli sprechi, che cela, invece, un pericoloso desiderio di accentramento dei poteri. La nostra ragion d’essere sono proprio i territori, le loro specificità ed esigenze di rappresentanza”. Lo afferma, in una nota, il parlamentare regionale di Grande Sud Franco Mineo.

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