In Cina il tasso di disoccupazione non è mai stato un problema, considerate le condizioni subnormali alle quali spesso si adatta il popolo dagli occhi a mandorla e forse anche per questo, non contenti, hanno creato una nuova figura professionale: le punheteiras, ovvero le “masturbatrici”.

Un lavoro, per il momento, svolto da sole donne che alle spalle hanno una formazione professionale di tutto rispetto…

Non occorre nessuna qualifica clinica o medica, gli unici requisiti richiesti: polso d’acciaio e tricipite allenato. Lo stipendio ammonta a circa 1200 € mensili per un pieno di rischi. L’incidente sul lavoro più frequente è la sindrome del tunnel carpale.

Nel completo rispetto delle norme igieniche-guanti, mascherina- i devoti onanisti si rilassano sul lettino e si abbandonano nelle mani di queste professioniste del piacere. Una forma legale di alcuni “centri massaggi” che già abbiamo in Italia, ma che son gestiti dai cinesi.

“Amole vado a lavolo” “Sì, cala,non è che pel caso vuoi una mano?””No, chi fa da sè fa per tle”

Tuttavia un solo dubbio mi assale: ma come funziona l’avanzamento di carriera?

 

4 thoughts on “Lavoro offresi: masturbatore professionista

  1. Per chi ha scritto questo articolo,il disprezzo mostrato con varie espressioni e stereotipi non è per niente coerente con la professione di chi dovrebbe informare,e non farsi burla di una cultura differente solo perchè a noi piace così.
    Il fatto che loro facciano spazio a soluzioni che in Italia non avremo mai,è da apprezzare piuttosto che guardare imbarazzati nella nostra veste di bigotti conservatori ecc ecc,la Cina cerca comunque in tutti i modi di fare qualcosa.
    In tal modo,e legalizzando la prostituzione, l’Italia darebbe dei diritti a tutte quelle donne che vivono in strada perchè costrette a nascondersi e a subire maltrattamenti visto che nessuno le tutela,quindi non parliamo della bizarra idea dei cinesi come fossero dei poveri stupidi.

      1. sinceramente non apprezzo molto la politica del governo cinese per fronteggiare la crisi e condivido il pensiero che sia un’idea tanto bizzarra quanto efficace dal punto di vista economico.
        Detto questo, inviterei il nostro caro giornalista ad attenersi al suo lavoro, ovvero, informare senza metterci opinioni personali battute o quant’altro. Quello lo possiamo accettare da chi fa i reportage sul grande fratello no da chi vuole fare notizia in modo serio.

  2. Mistero risolto. Ecco cosa ha dichiarato Li Jin, funzionario dell’ospedale di Shanghai Renji Hospital:“Queste immagini (riferito alle presunte infermiere della banca del seme – ndr) sono del tutto fuorvianti. Non abbiamo infermiere che assistono alla raccolta del liquido seminale. Questi infatti viene svolto dal donatore stesso, ubicato in una stanza speciale, da solo. Per proteggere la privacy del donatore inoltre non è permesso a nessuno di scattare foto o girare video nella banca del seme”. Inoltre, facendo una piccola ricerca sul web, è possibile notare che le immagini identificate come falsi altro non sono che estratti di un video, un film hard caricato e reso disponibile su diversi siti per adulti. Mi dispiace per gli erotomani ma la verità è molto più banale

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