15210 euro a chi vive solo: l’INPS ha aperto i rubinetti | Basta avere la residenza italiana ed è fatta

INPS - fonte_Ansa - sicilianews24.it
INPS – fonte_Ansa – sicilianews24.it

L’Inps quasi ‘regala’ questi soldi: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Vivere da soli in Italia comporta un carico economico significativo, soprattutto per chi ha uno stipendio medio o precario. Affitto, bollette, tasse e spese condominiali rappresentano una parte consistente del reddito, rendendo difficile accumulare risparmi. Nelle grandi città, il costo della vita è ancora più alto, con affitti spesso proibitivi rispetto agli stipendi.

Anche il mantenimento quotidiano è oneroso: il prezzo di generi alimentari, trasporti e servizi essenziali è in costante aumento. Mangiare fuori è un lusso, mentre le utenze domestiche, come gas ed elettricità, pesano molto sul bilancio mensile. Inoltre, molte spese impreviste, come guasti o cure mediche, possono mettere in difficoltà chi non ha una rete familiare di supporto.

Chi vive solo spesso incontra problemi nell’ottenere un mutuo o un finanziamento, poiché le banche richiedono garanzie elevate. Senza un contratto stabile, l’accesso al credito diventa complesso, limitando le possibilità di investimento per il futuro.

Le politiche di sostegno per chi vive da solo sono limitate, e gli aiuti statali spesso si concentrano sulle famiglie. L’assenza di incentivi concreti rende l’indipendenza economica difficile da raggiungere, costringendo molte persone a condividere casa o a rinunciare a una vita autonoma.

Sostegni economici per chi vive solo in Italia

In Italia, chi vive da solo non ha accesso a un aiuto specifico come il programma irlandese “Living Alone”, ma può beneficiare di misure generali di sostegno economico. Tra queste figurano l’Assegno di inclusione, destinato alle persone in difficoltà economica, il Supporto per la formazione e il lavoro, rivolto ai disoccupati, e l’Assegno sociale, per gli over 67 con redditi bassi.

Tuttavia, l’importo massimo ottenibile in Italia, pari a 845 euro mensili, è inferiore rispetto ad altri Paesi, e il sistema di valutazione del reddito familiare penalizza chi condivide casa con coinquilini. Questo rende più difficile l’accesso ai sussidi e aumenta le difficoltà economiche di chi vive da solo senza aiuti mirati.

Euro
Euro – fonte pexels – sicilianews24.it

Misure di sostegno e requisiti di accesso

L’Assegno di inclusione è riservato a chi ha più di 60 anni, è disabile o si trova in condizioni di svantaggio sociale, con un ISEE inferiore a 10.140 euro e un reddito annuo sotto i 6.500 euro. Può arrivare a 682,50 euro mensili, con un contributo aggiuntivo per l’affitto.

Il Supporto per la formazione e il lavoro è destinato ai disoccupati tra i 18 e i 59 anni e prevede un contributo di 500 euro al mese per 12 mesi, rinnovabili. L’Assegno sociale, invece, spetta agli over 67 con redditi bassi e può arrivare fino a 739,83 euro mensili, con alcune limitazioni nell’accumulo con altri aiuti.