Trapani, sindaco e Giunta si tagliano stipendio: 30% in meno

Palermo, 12 apr. – Stipendi pi’ leggeri per il sindaco di Trapani, Vito Damiano, e i cinque componenti della giunta comunale. Il primo cittadino e i suoi assessori hanno deciso di ridursi del trenta …

Palermo- Stipendi più leggeri per il sindaco di Trapani, Vito Damiano, e i cinque componenti della giunta comunale. Il primo cittadino e i suoi assessori hanno deciso di ridursi del trenta per cento le indennit’ di carica. La decisione ‘ stata adottata nel corso dell’ultima riunione e ha valore retroattivo, nel senso che scatta dal primo di gennaio dell’anno in corso, e riduce di un terzo i compensi stabiliti da una legge regionale dell’anno 2000.

”La proposta da me avanzata ‘ stata votata all’unanimità come segno di solidarietà considerate le gravi difficoltà economiche che attanagliano anche il nostro territorio”, spiega Damiano. Grazie a questa operazione si potranno ricavare circa 130mila euro all’anno, che potrebbero essere destinati ad interventi sia in campo amministrativo, sia in sede sociale per agevolare iniziative imprenditoriali.

Le indennità  erano state decurtate nel 2012 del 30% dal momento che il Comune non aveva rispettato il patto di stabilità. L’anno successivo, tuttavia, la Corte Costituzionale ha stabilito la non applicabilit’ della decurtazione nei Comuni ricadenti nelle Regioni a Statuto speciale e, quindi, in tutta la Sicilia.

”Considerato che la città versa in una difficile situazione finanziaria – aggiunge il primo cittadino – con l’aumento della disoccupazione, dei licenziamenti e chiusura di aziende e che le condizioni economico-finanziarie del Comune non sono certamente floride, ho ritenuto di dare un segno concreto di grande responsabilit’ invitando il consiglio comunale a fare altrettanto”.

Infatti, giovedì mattina il sindaco Damiano ha inviato una nota al presidente del consiglio comunale, Peppe Bianco, sollecitandogli una scelta analoga da parte dell’aula.

Nel caso in cui i consiglieri dovessero accettare di rinunciare al trenta per cento dei propri emolumenti (352.000), arriverebbe circa a quota 500.000 la somma che il Comune potrebbe destinare ad interventi a favore della città.