Sicilia: Il boom del fotovoltaico a tutela della salute

Palermo – Continua, nonostante la fine degli incentivi, la crescita della diffusione delle due principali tecnologie dell’energia solare in Sicilia. Lo dicono i dati del Report 2014 del Polo Fotovoltaico della Sicilia presentati oggi a Palermo. Nel 2013 la diffusione delle tecnologie dell’energia solare in Sicilia ha toccato un ulteriore record storico, contribuendo a risanare l’ambiente, a tutelare la salute e a creare ricchezza, nonché all’indipendenza energetica nazionale e regionale.

Per produrre 5 milioni di chilowattora elettrici col fotovoltaico occorrono, in Sicilia circa 15mila pannelli fotovoltaici, per una potenza nominale di 3 MW (megawatt). In Sicilia, dicono i dati del Solar Report 2014 del Polo Fotovoltaico della Sicilia, sono ormai presenti 6 milioni di pannelli, per una potenza installata di 1200 MW.

Pertanto — dicono Francesco Meneguzzo e Mario Pagliaro, coautori dello studio — i 1200 MW di fotovoltaico installati in Sicilia risparmiano centinaia di decessi prematuri all’anno dovuti alle emissioni di polveri sottili, il cui impatto sulla salute è molto più rovinoso di quello dell’anidride carbonica emessa dalle centrali termoelettriche”.

A dirlo è l’autorevole rivista scientifica di ricerca medica The Lancet, che di recente ha attribuito soprattutto alle polveri sottili, di diametro inferiore a 2.5 micron (millesimi di millimetro) emesso in grandissima quantità dalla combustione del carbone e praticamente non intercettabile da alcun filtro, danni sanitari quantificabili in una morte prematura ogni anno per ogni MW di potenza elettrica alimentata da carbone.

In Sicilia le otto centrali termoelettriche bruciano gas, olio combustibile e pet-coke. Con il boom di fotovoltaico ed eolico, la Sicilia in pochi anni è arrivata a produrre da sole, vento ed acqua il 25% del proprio fabbisogno elettrico. Questo ha ridotto di una qantità equivalente la produzione termoelettrica con enormi benefici innanzitutto per la salute umana e per l’ambiente.

Con oltre 7.000 impianti, la provincia di Catania è la prima delle nove siciliane e quella Ragusa ne conta 4.021, quasi lo stesso numero di Palermo che ne ha 4.881 ma è oltre 3 volte più estesa e ha 4 volte più abitanti. Ottimi risultati a Trapani, che supera i 4.000 impianti, e Caltanissetta che si avvicina ai 3.000. Nel 2013 la Sicilia ha prodotto energie alternative, sole, vento e acqua, quasi il 25% del proprio fabbisogno elettrico, pari a 22 miliardi chilowattora. L’energia pulita ha priorita’ di dispacciamento, per cui le 8 centrali termoelettriche siciliane hanno registrato la produzione più bassa degli ultimi 30 anni.

“Con tanta energia elettrica a costo combustibile zero -dice il coordinatore dello studio, Mario Pagliaro, ricercatore del Cnr- si apre la strada all’elettrificazione completa degli usi finali dell’energia, partendo dagli impianti di riscaldamento domestici e aziendali, per arrivare all’approvvigionamento delle batterie delle nuove automobili elettriche”. Secondo il ricercatore, “il futuro della Sicilia e’ chiaramente nell’energia solare: la fonte affidabile divenuta a basso costo, che si è dimostrata capace in poco più di tre anni di rendere possibile un’autentica rivoluzione energetica e ambientale”.

 

Non è solo il fotovoltaico a conoscere in Sicilia un boom ininterrotto da oltre tre anni. A crescere in modo impetuoso sono anche le installazioni di impianti solari termici sui tetti di abitazioni, strutture ricettive e sanitarie e impianti sportivi.

Il crollo dei prezzi anche per questi impianti solari, unito alla straordinaria insolazione della Sicilia, sta causando una diffusione capillare di questi impianti che, secondo i dati del Solar Report 2014 del Polo Fotovoltaico della Sicilia presentati oggi, sono oltre 10mila.

Oggi — dicono Rosaria Ciriminna e Mario Pagliaro, coautori dello studio — una famiglia siciliana può farsi installare il proprio impianto solare termico ad un prezzo ‘chiavi in mano’ inferiore ai 700 euro.

Ma la Sicilia — aggiungono i due ricercatori del Polo solare siciliano — ha fatto da pioniere anche nella costruzione di grandi impianti solari: come quello che sul tetto di un grande albergo nel territorio di Cefalù produce gratuitamente dal sole oltre 70mila litri di acqua calda al giorno; con una bolletta del combustibile residuo passata da oltre 100mila a meno di 20mila euro”.

Divenuta a basso costo e ampiamente affidabile, la tecnologia si trova tanto sul tetto di una piscina coperta di Villabate, in provincia di Palermo, dove i proprietari alimentano gratis dal sole le decine di docce in uso contemporaneamente, che sui tetti di pressoché tutti gli edifici di S. Vito La Capo, nel trapanese: il Comune più solarizzato della Sicilia.