Lampedusa, politici contestati

Lampedusa, 9 ott. Il presidente della Commissione europea Manuel Barroso, il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano e il commissario europeo Cecilia Malmstrom sono stati accolti all’aer…

Lampedusa, 9 ott. Il presidente della Commissione europea Manuel Barroso, il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano e il commissario europeo Cecilia Malmstrom sono stati accolti all’aeroporto di Lampedusa dalla contestazione di un gruppo di lampedusani al grido di ‘vergogna’, ‘assassini’. ”Dovete andare al centro d’accoglienza – ha urlato la folla dalla recinzione dell’aeroporto ai delegati Ue e dell’Italia – vergognatevi. Dovete vedere le condizioni dei profughi. Assassini”.

Barroso, Letta e Alfano sono andati nell’hangar dell’aeroporto per rendere omaggio alle oltre 280 vittime del naufragio.

All’arrivo al Comune di Lampedusa, sono stati accolti da alcuni dei cartelloni di protesta: ”Basta con le passerelle. Politici a casa”. ”Papa Francesco, la colpa ‘ di tutti e di nessuno”, ”Angelino no premio Nobel pensa ai diritti dei lampedusani”, ”i diritti dei lampedusani alla deriva”.

Su un altro cartellone si leggeva: ”Ignorateli pure. Li avrete sulla coscienza, politici”. E ancora: ”Se ‘ vero che non volete i morti in mare mettete una nave Libia-Roma”.

Barroso, Letta e Alfano al Comune hanno incontrato il sindaco.

Dopo un vortice di telefonate ‘ stato cambiato all’ultimo istante il programma. La delegazione ha fatto una visita lampo al centro d’accoglienza di Lampedusa, dove sono ospitati circa 800 immigrati su una capienza di 250.

”Ho visto dolore e sofferenza”, ha detto Letta uscendo dal centro d’accoglienza dopo aver incontrato brevemente i profughi ospiti della struttura. La delegazione ‘ rimasta nella struttura solo 5 minuti per poi andare all’aeronautica militare.

Qui Barroso, Letta e Alfano hanno incontrato una delegazione di profughi sbarcati nei giorni scorsi sull’isola. Si tratta di eritrei, siriani ma anche migranti di altre etnie.

Della questione immigrazione ‘ tornato a parlare il capo dello Stato Giorgio Napolitano, che da Cracovia ha dichiarato: “Serve uno sforzo comune nei confronti di queste grandissime emergenze che vengono dal sud dell’Europa”.

Sono intanto riprese le ricerche dei profughi morti. I sommozzatori hanno recuperato altri 7 corpi dal relitto del barcone naufragato gioved’ scorso. Salgono cos’ a 296 le vittime della tragedia del mare.