Chiusura viale Lazio: gli assessori piantano in asso i cittadini

Dovevano vedere i rappresentanti dell’amministrazione comunale per cercare di capire come attenuare gli enormi disagi creati dalla chiusura al traffico di viale Lazio e via Sicilia, ma all’appuntamento presso la scuola Trinacria non si è presentato nessuno, nemmeno i rappresentanti di Italfer, Rap e Tecnis, le società interessate ai lavori.
Inutile dire che i circa cinquanta fra commercianti e semplici cittadini che si erano presentati ci sono rimasti male. Anzi oltre all’assenza del vice sindaco Emilio Arcuri e degli assessori alla (Im)Mobilità Giusto Catania, alle Attività produttive Giovanna Marano e al Verde (condizione comune alla maggioranza dei cittadini palermitani) Francesco Raimondo, c’è stata la presa di posizione dell’assessore alla Scuola Barbara Evola che ha stisgmatizzato la scelta della scuola, come luogo di incontro.
A raccontarlo è stato il Presidente dell’ottava circoscrizione Marco Frasca Polara secondo cui per la Evola il luogo scelto era inappropriato perché le tematiche da discutere “esulano dalle competenze scolastiche”. Per poi magari sostenere l’integrazione fra scuola e territorio al prossimo “bla bla” sui massimi sistemi.
“Il parere contrario – spiega Frasca Polara – ha di fatto rallentato l’iter del rilascio del nulla osta del dirigente scolastico al quale va il mio plauso per avere dato l’ok nonostante tutto”.
Presente all’incontro anche Gabriele Citarrella, presidente del comitato Via Sicilia.
“Ritengo vergognoso il comportamento dell’assessore Evola – ha dichiarato – che ha tentato di ostacolare una riunione di residenti e commercianti, che prevedeva la presenza dei suoi colleghi per discutere delle criticità sopraggiunte dopo l’apertura del cantiere, allo stesso tempo – prosegue Citarella – elogio la dirigente del plesso scolastico Trinacria per averci concesso i locali della scuola. Gradirei che al prossimo incontro gli assessori non intervenuti oggi possano presenziare assieme ai rappresentanti della Tecnis, per dare delle risposte concrete alle problematiche emerse”.
I cittadini chiedono più presidi e sicurezza, dal momento che a breve saranno eliminati i pali dell’illuminazione. L’esigenza è anche quella di ridurre i disagi per gli anziani e per chi è affetto da disabilità motorie. Nella lista degli interventi sollecitati anche l’istituzione di una sorta di “no tax area” per sostenere i commercianti ed evitare la chiusura di tutti i negozi della zona, nonché la possibilità di utilizzare il pass per i parcheggi, preclusi nelle aree interessate dei lavori, nelle zone adiacenti.
Nulla da fare, invece, per gli alberi, ormai quasi del tutto eliminati.
Duro anche il commento di Marcello Longo, vice Presidente della circoscrizione: “Questa riunione doveva servire a rassicurare i cittadini, sinora letteralmente allarmati dall’approssimazione ed assoluta carenza di informazione che ha contraddistinto l’inizio dei lavori. Purtroppo però l’amministrazione non si è presentata, assumendo una posizione politicamente inaccettabile che ha inevitabilmente aumentato l’allarme e la rabbia dei residenti.
La gente ha diritto di avere le tutele e le garanzie che sinora l’amministrazione non ha fornito”.
Insomma forse lo staff di Orlando ha preso troppo sul serio il famoso (meglio dire famigerato) cartello “Noi non ci scusiamo per il disagio” che voleva magnificare le sorti progressive del tram. Adesso che si sono aggiunti l’anello ferroviario e i lavori per il collettore fognario, i nostri amministratori si aspetteranno probabilmente di ricevere a casa i bigliettini di ringraziamento di chi ha perduto il diritto a muoversi e a lavorare.